lunedì 30 giugno 2014

Flashbook – una nuova avventura


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Succede..... succede che apri un blog perché vuoi raccontarti agli altri. Perché hai cominciato a leggere altri blog che ti hanno aiutata, donato idee, dato consigli. E allora pensi che anche tu puoi fare la tua parte.

Continui a leggere blog di altre mamme, leggendo trovi le loro pagine facebook (e ne fai una tutta tua anche tu, ovviamente). Trovi poi dei gruppi fantastici e non vedi l’ora di essere libera per sederti davanti al computer a “parlare” con altre mamme.

E dopo un po’ queste mamme e non diventano tue amiche anche su facebook. Leggendo nei loro blog e parlando, commentando, ti sembra di conoscerle. A volte ti dispiace che non siamo vicine, per poter uscire per un caffè. Che anche vederci non sarebbe male.
Un giorno, per caso, una di loro posta di un gruppo di mamme, bibliotecari e maestre che si ritrovano ogni mese per parlare di libri per bambini. E tu, così, per l’emozione del momento, chiedi… “ma se facessimo uno a Verona?”.

Così ti ritrovi dopo solo 1 giorno ad aver organizzato con una di loro un flashbook. Per solo poi scoprire che lei è la responsabile di questo magnifico blog: Liberelettere. E quindi, le chiedi consiglio, lei ti invia i suoi appunti e tu… pregi perché sabato prossimo vada tutto per il meglio.

Le nostre letture saranno:
  1. “Chi trova un pinguino...”, di Oliver Jeffers (Zoolibri),
  2. "Ettore. L’uomo straordinariamente forte", di Magali Le Huche (Settenove),
  3. "Federico", di Leo Lionni (Babalibri),
  4. "I cinque malfatti", di Beatrice Alemagna (Topipittori),
  5. "La principessa e il drago", di Robert Munsch, Michael Martchenko (EDT Giralangolo),
  6. "Tito Lupotti", di Marie-Odile Judes, Martine Bourre (EDT Giralangolo)
Le mie sono quelle dispari…. che ne dite? ho scelto bene?

Insieme a Caterina, mi imbarco in una nuova avventura! (aiuto!) Una esperienza che volevo davvero vivere. Non ho ancora fatto nessun corso di lettura ad alta voce. Quindi mi affido alla mia esperienza in teatro…. che poi io ci lavoravo si, ma dietro le quinte! Sicuramente mi aiuta ma… lo sapete che i bambini sono il pubblico più difficile?!

Pensatemi alle 17 del 5 luglio e mandatemi la vostra forza! (poi torno subito a raccontarvi)

domenica 29 giugno 2014

Le Barchette di San Pietro e San Paolo


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A Villafranca di Verona oggi è festa! I nostri padroni sono San Piero e San Paolo. In piazza c’è la grande Fiera, vicino al Castello ci sono le giostre per i piccoli e i non piccoli. Si va a mangiare il risotto e a fare un giro in attesa della grande notte dei fuochi domani.

Grazie a un gruppo facebook ho scoperto che esiste questa tradizione della “Barchetta di San Pietro e San Paolo” che io non conoscevo. Abitando a Villafranca mi è sembrato d’obbligo farla ieri sera…. I bambini  ne sono rimasti affascinati…. e io sto ancora cercando di capire se pioverà tutto l’anno oppure no! A bocca aperta

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(da Wikipendia) La Barca (o Barchetta) di San Pietro è una tradizione popolare rurale veneta, trentina e lombarda. Consiste nell'usanza di porre, nella notte fra il 28 e il 29 giugno (festività dei santi Pietro e Paolo), un contenitore di vetro riempito d'acqua su un prato e nel far colare nell'acqua un albume d'uovo. Il mattino seguente si dovrebbero trovare nell'acqua delle strutture, formate dall'albume, che ricordano le vele di una nave. In considerazione di come apparivano le "vele" si poteva trarre buono o cattivo auspico di come sarebbe stata l'annata agraria.

A questo proposito esistono almeno tre proverbi veneti che riguardano la festività dei Santi Pietro e Paolo.

« L'è vero, l'è vero l'è rivà San Piero. L'è vero, l'è vero l'è rivà la barca de San Piero »
« Se piove a San Paolo e Piero piove par on ano intìero »
« Se te vol on bel zinquantin, semena prima de San Pierin » (il "zinquantin" è una qualità di granturco da cui si ricava una farina per polenta molto prelibata)


Per saperne di più:




venerdì 27 giugno 2014

Il Regno di Musolungo


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Finalmente, di nuovo, un libro che comincia con… C’era una volta…. Il titolo originale "Smile" dice tutto. 


John A. Rowe ci incanta con i suoi disegni di cani musoni e con una storia di un paese lontano dove nessuno sa sorridere.

La Storia del Leone che non Sapeva Scrivere


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Questo libro, di origine tedesca, viene accompagnato da una dedica scritta da Marc-Thérèse Geffroy, Presidente dell’Agenzia  nazionale francese per la lotta contro l’analfabetismo. La dedica recita così:

Perché tutti i lettori più piccoli possano famigliarizzare con i libri e le storie, scoprire il piacere e l’interesse di parlare e agire nel mondo in cui vivono, l’Agenzia nazionale francese della lotta contro l’analfabetismo ha scelto di valorizzare le iniziative che mettono i bambini a contatto con i libri e gli aiutano a entrare progressivamente nei primi passi dell’apprendimento.
Lontano dalle idee acquisite sull’analfabetismo, questo libro concorre a un obiettivo maggiore:

giovedì 26 giugno 2014

Very Inspiring Blogger Award


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Un piccolo premio di grande valore: essere riconosciuti come Very Inspiring Blogger. E' un riconoscimento che viene assegnato dai blogger agli altri blog che trovano stimolanti, con spunti curiosi e d'ispirazione. E' uno scambio di pareri positivi sui blog interessanti che aiutano agli altri a scoprirli e a conoscerli.”

Così inizia il post di Aga, del blog MAMMAger che è stata così carina da pensare a me per questo premio!

Le regole per partecipare a The Very Inspiring Blogger sono le seguenti:

martedì 24 giugno 2014

Mare o montagna?


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Non mi sono mai chiesta se preferivo il mare oppure la montagna per le mie ferie…. Da piccola i miei mi portavamo sempre al mare, 1 mese di spiaggia e sole. Ma vengo da un posto dove mare e montagna sono molto vicini, così vicini che alzandoti la mattina puoi decidere se prendere l’asciugamano e andare a fare il bagno oppure mettere le scarpe e salire in montagna. Dal mare, se ti giri, vedi le montagne. Dalle montagne vedi il bellissimo Cantabrico da una parte e “Los Picos de Europa” da l’altra parte. Tanto vicine che lo sguardo passa da “un mare di acqua a un mare di montagne, talvolta bianche”.

lunedì 23 giugno 2014

Fare della famiglia il mio lavoro (II parte)


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Questa foto mi riporta indietro nel tempo, indietro di solo 8 anni. Chi l’avrebbe mai detto che in 8 anni la mia vita sarebbe cambiata così tanto? I miei amici di scuola, quelli che mi conoscono da quando ero bambina (ebbene si, sono andata con le stesse persone a scuola dai 2 ai 18 anni, nido, materna, elementari e superiori!), quelli amici che sono come fratelli, mi dicevano sempre che io ero una persona imprevedibile, che dal oggi al domani mi sarei ritrovata:
  1. a viaggiare per lavoro sempre più lontano e a vederli poco oppure
  2. lontana (che sarei stata lontana era chiaro a tutti °-°) e con tanti figli (e vederli ancor di meno).

venerdì 20 giugno 2014

La Principessa e il Drago



I libri di fiabe non si scrivono per insegnare ai bambini che esistono i draghi, questo loro lo sanno già! I libri sono scritti per insegnare ai bambini che i draghi si possono sconfiggere.

Gilbert Keith Chesterton

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Questa bellissima frase che un po’ definisce il pensiero di tutti i genitori appassionati lettori di storie per con i bambini mi perseguita dal web. La vedo spesso. E devo dire mi piace moltissimo. Ma mi chiedo perché Benigni abbia scelto un drago da sconfiggere e non un fantasma o una strega… I draghi, nella mia testolina, sono cose da maschi, mentre le streghe e i fantasmi, i vampiri… insomma ce ne sono tante “paure” da sconfiggere” che sembrerebbero meno maschiliste, un po’ paure per tutti i bambini siano maschi o femmine.

giovedì 19 giugno 2014

Fare della famiglia il mio lavoro (I parte)


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Dal post di Federica di Mammamogliedonna, scoperto grazie al "Top of the Post" di KeVitafarelamamma mi sono venuti tanti pensieri, tanti ricordi….

Nel mio commento al post di Federica scrivo “Io sono mamma full time un po' per scelta e un po' perché il posto di lavoro che avevo, come è successo a tante prima di me, non esisteva più al momento del rientro e mi hanno offerto di fare i turni.... che con 3 figli è impensabile. La storia è lunga e mi è venuta voglia di raccontarla....” E dunque la racconto! 

martedì 17 giugno 2014

Le mi gambine mi tengono! Senza le mani di…. papà!


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4 giorni in montagna: oltre al relax, i sorrisi, i bei ricordi… 

In questi 4 giorni Andrea ha lasciato il suo ciuccio e Angela, la cucciolona della famiglia, ha cominciato a camminare per davvero. Non più pochi passi per poi lasciarsi cadere seduta rimbalzando sul pannolino, ma una vera corsa verso la libertà.

Con il suo sguardo sembra dirmi: mami, ho scoperto che le gambine mi tengono in piedi e che anch’io, adesso, posso correre dietro a Lucia e Andrea. Posso vero?

lunedì 16 giugno 2014

Mai senza il mio ciuccio!


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Caro mio cucciolone!

Questa è la tua ultima foto con il ciuccio. Il tuo inseparabile ciuccio… Non mi sembra vero che ormai il ciuccio non ci sia più! E pensare che avevo organizzato tutto, step by step, insieme anche alle maestre, per arrivare a toglierlo gradualmente.

Primo step a scuola, da marzo si dorme il riposino senza ciuccio. Lui t’accompagna solo nel pullmino per andare e per tornare… Le maestre dicono che hai fatto fatica solo i primi 2 giorni, poi sei stato bravissimo! Allora via con il secondo step

Le 7 cose che ho imparato in questi giorni di ferie….


10 – 14 giugno 2014. Val Ridanna. Hotel Schneeberg, benessere e famiglia. Mini club, pensione 3/4, wifi incluso….

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Queste le premesse delle nostre ferie in montagna, prenotate a gennaio. Da allora non vedevamo l’ora di arrivare nella Val Ridanna per riposare e per goderci un po’ di tempo di qualità in famiglia. Le ferie della mamma, che non deve cucinare e che ha prenotato grazie ai risparmi del TFR ora che si sta a casa dal lavoro….



Non è stato facile però il relax…. Il primo giorno e parte del secondo non sono andate come volevamo. Le aspettative erano tante. L’Hotel, bellissimo, offre dei servizi ottimi e la loro pagina ti fa innamorare subito. Poi 3 giorni prima dell’arrivo ti scrivono per augurarti buon viaggio… Insomma, aspettative massime. Del Hotel e dei giorni in Val Ridanna ne parlerò dopo…. ma adesso voglio concedermi un post reminder per futuri viaggi, per non dimenticare quello che ho imparato in questi giorni di ferie:

domenica 8 giugno 2014

Cuciniamo?….. ma per finta, mamma!


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Oggi vi presento la seconda cucina di casa mia… E’ arrivata 2 anni fa, portata da Santa Lucia. E’ una cucina in legno, della Kidkraft, il modello “Uptown Espresso”. Le cucine in legno, si sa, costano… ma è un gioco che dura anni. Io mi ricordo ancora la mia cucinina di quando ero piccola. Vivevo ancora da mia nonna (dunque meno di 3 anni!!!). Era di plastica ma il forno e i fuochi avevano luci e suoni!!!!!! BELLISSIMA!



Torniamo però alla nostra bellissima cucina di legno, grande ed spaziosa, arrivata a casa per sostituire una cucinetta piccola di plastica di Hello Kitty. Vedendo quanto ci giocavano Lucia ed Andrea ho pensato che forse una cucina più robusta, una scelta di quelle “per tutta la vita” poteva fare al caso nostro. Ormai sono 2 anni che ci giocano, adesso in 3, e non mi sono affatto pentita della scelta! La cucina di Hello Kitty è in giardino… e anche lei continua a fare “il suo dovere” di cuocere torte di fango.

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Ho scelto questo modello della Kidkraft perché non è rosa e perché sembra fatto proprio per essere avvinata alla cucina di mamma! In commercio ce ne sono tantissime cucine rosse, rosa, molto colorate! Sono tutte bellissime ma questa, moderna, color acciaio… non so, mi ci sono innamorata. Confesso che da Imaginarium hanno una cucina rosa e bianca ad angolo che….. mamma quanto è bella! Ma per via di Andrea la mia scelta non prevedeva il rosa. Dopo il mio acquisto Imaginarium ha fatto una cucina bianca! Assonnato

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La cucina “Espresso” è piena di dettagli:
  • telefono cordless: ho notato che i bambini che vengono a giocare a casa e anche i miei usano questo telefono per chiamare, in ordine di preferenza la mamma e poi chiedere la pizza Pizza
  • una lavagna sul congelatore: per fare la lista della spesa magari? Noi non la usiamo, non glielo fatta ancora scoprire… Sarcastico
  • Porta salviette: al lato dove io ho messo uno straccio per pulire
  • Frigo: grande con un ripiano all’interno, ottimo per mettere tutte le cose a gioco finito. Io aggiungerei ancora ripiani, magari anche qualche cestello sulla porta per fare da questo spazio un vero frigorifero. Sulla porta del frigo un finto distributore d’acqua fresca. Il nostro frigo da grandi non ce l’ha dunque loro questo non lo usano perché non sanno a cosa serve! Con la lingua fuori
  • Lavandino: si può togliere facilmente per pulirlo se siete così coraggiose brave di lasciargli giocare con l’acqua.
  • Le porte che si aprono sono 5: congelatore, frigo, microonde, forno e armadio. I ripiani di forno e armadio si estraggono facilmente e possono fare la funzione di tagliere.
  • Ripiano portaoggetti sopra il lavandino.
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Per completare il gioco abbiamo comprato tante pentole, frutta, verdura, pizza, patatine…. Insomma quelle confezioni di oggetti di plastica utile per giocare al fare i cuochi. Più crescono e più le ricette diventano una perfetta imitazione della cucina di mamma. Ultimamente siamo passati ai dolci.
I giochi legati alla cucina:
  1. Cucinare: imitare la mamma con pentola e mestolo per preparare ottimi piatti.
  2. Preparare la tavola: piatti, bicchieri, forchette e tovaglia. Tutto questo si trova nella cucina. I bambini apparecchiano la loro tavola oppure preparano un picnic per terra. I piatti, ovviamente, hanno delle pietanze stupende, varie e non sempre molto avvinate…. ma se vi piace il gelato con il pollo sarete benvenuti nel nostro picnic!
  3. Il ristorante: con il cibo finto che abbiamo prepariamo una sorta di “menù del giorno”. I grandi devono scegliere cosa mangiare e i piccoli lo preparano e lo portano a tavola. Quando cominceremo a studiare bene i numeri la nostra cassa registratrice servirà a pagare il conto!
  4. Mettere in ordine: questa cucina è anche un armadio di giochi dove possiamo dobbiamo mettere tutte le cose con le quelli abbiamo giocato.
  5. Tirar fuori e mettere dentro: il gioco preferito della piccola di casa, tirar fuori tutte le posate colorate e le pentole, metterle ovunque e cucina e vedere come, per magia, dopo un po’ tornano al loro posto…. Bello! Così posso ricominciare!
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La nostra cucina è anche molto utile come piano di appoggio nelle mie mattinate legata al ferro di stiro!
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venerdì 6 giugno 2014

L’intelligenza Corporeo-Cinestesica


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L’intelligenza Corporeo-Cinestesica: coinvolge il cervelletto, i gangli fondamentali, il talamo e vari altri punti del nostro cervello. (????)

Chi la possiede ha una padronanza del corpo che gli permette di coordinare bene i movimenti, in maniera precisa, molto precisa. Sono dotati di questa intelligenza i ballerini e ginnasti (movimenti globali) ma anche i chirurgi precisi nei fare i tagli con il bisturi (movimenti fini / precisi).

Carlo alla scuole per draghi


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La new entry di questa settimana nelle nostre letture della buona notte è stato Carlo, il piccolo drago poeta. Il libro lo ha trovato il papà in libreria…. ne è rimasto incantata, continuava a guardarlo. Che dire, da quando abbiamo ripreso con forza la nostra lettura sul lettone anche il papi comincia a guardarsi intorno e a cercare libri da leggere ai suoi bambini! Buon gusto ne ha!
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Dato il suo formato non può davvero passare inosservato.